giovedì 24 dicembre 2015

Il nostro 2015

Un anno iniziato nel peggiore dei modi, segnato dal dolore acuto di uno strappo improvviso e fortissimo. Iniziato con una nuova assenza, difficile da capire, difficile da accettare - e comunque presenza, tra di noi, negli oggetti, nei ricordi. Vestiti nell'armadio, le carte sulla scrivania,  i libri aperti appena posati.
Tutte le forze sembrano esaurite e smarrite. Ma è da questi momenti che si ritrova la capacità di rigenerarsi.

E poco per volta si ricomincia. 
A pattinare sul ghiaccio, a riscoprire un'ebbrezza da gioco infantile, a tribolare per stare in piedi ed esultare scivolando nella musica, in una ritrovata confidenza.

A ritrovare la bici e vivere con lei l'emozione dei grandi eventi nei luoghi del cuore, con la Milano-Sanremo, ormai appuntamento quasi fisso di ogni anno, e la partenza del Giro 2015, una festa di folla e di colori - e poi l'avventura a Roma da papa Francesco, in una settimana di intensa esperienza sportiva, spirituale e soprattutto umana. Un gruppo di amici, ognuno con la sua storia, uniti sulla strada di un'avventura che ci ha resi un po' diversi, un po' più ricchi, un po' più vivi. 

Poi l'estate e il viaggio in Svizzera, noi con  la nostra vita in due borse attraverso le Alpi.

E poi l'autunno, la corsa e la nostra prima mezza maratona. A Sanremo, su una strada ricca di ricordi recenti e lontani.

Momenti unici che rimarranno sempre nei nostri cuori. Momenti dove l'assenza si è trasformata in una presenza più alta, un'energia che ci assiste nella guida della vita. Grazie nostro Capitano.








martedì 18 agosto 2015

Viaggio in Svizzera - tappa 9: Splügen-Biasca

In una mattinata decisamente fresca lasciamo il caratteristico villaggio di Splügen, con le sue case di legno e gli scorci da cartolina, per aggredire l'ultimo dei passi di montagna che ci aspettano, il San Bernardino. La strada corre inizialmente parallela all'autostrada, per un tratto addirittura sopra di essa, quando questa scompare a tratti dentro la montagna. Un po' di saliscendi e falsipiani fino a Hinterrhein, dove l'autostrada viene inghiottita dal traforo, mentre la strada che seguiamo si inerpica verso il cielo attraverso una serie infinita di tornanti. Il traffico è quasi inesistente, laggiù si continua a vedere il fondovalle, sempre più piccolo. La fatica è compensata dallo scenario magnifico dei prati fioriti e dell'acqua che scende dalle rocce, la strada stessa è uno spettacolo mozzafiato, se ti giri indietro a vedre i tornanti appena percorsi. Finiscono gli alberi, l'ambiente è ormai di alta montagna quando finalmente, in lontananza, ecco profilarsi l'ospizio e il lago che dominano il valico. È sempre un momento magico l'arrivo in vetta, sognata e conquistata metro dopo metro. E questo momento vogliamo godercelo fino in fondo, respirando l'aria fine della montagna, godendoci il sole che arriva a tratti a riscaldarci, seduti ai tavolini del vecchio ospizio dove sembra che il tempo si sia fermato.
Una discesa lunga e vertiginosa, affascinante quanto la salita, tra alte pareti di roccia e boschi di conifere, ci porta prima a San Bernardino paese, poi sempre più giù verso la val Mesolcina. E infine, rieccoci vicino a Bellinzona, e poi gli ultimi chilometri fino a Biasca, punto di partenza del nostro viaggio 9 giorni fa. Si torna a casa.







lunedì 17 agosto 2015

Viaggio in Svizzera - tappa 8: Coira-Splügen












Oggi si torna in montagna. Partiamo da Coira sotto una pioggerellina che presto smette, ma il tempo rimane nuvoloso e fresco. Imbocchiamo presto la valle che porta verso il passo del San Bernardino, una delle più spettacolari della Svizzera, che si inerpica in una gola stretta e ripida. Per fortuna la vicina autostrada toglie quasi tutto il traffico, e, nonostante la fatica che si fa sentire sopratutto a causa del peso delle borse, riusciamo a goderci questa strada magnifica, sempre più incastrata tra le rocce. La gola della Via Mala è uno dei punti più impressionanti, a picco su rocce scoscese in fondo alle quali scorre un'acqua azzurro ghiaccio. E poi il minuscolo villaggio di Zillis, con la chiesa dal soffitto dipinto a pannelli affacciata sulla valle. Sempre più su fino alla diga di Sufers e infine eccoci a Splügen, all'incrocio tra i passi del San Bernardino e dello Spluga. Qui ci riposiamo, di nuovo sotto la pioggia, in attesa di affrontare il valico domani.

domenica 16 agosto 2015

Viaggio in Svizzera - tappa 7: Appenzell-Coira

Dopo una rigenerante notte in hotel lasciamo questa ospitalissima città, salutati con grande calore dai proprietari dell'albergo che ci regalano ancora due bottigliette mignon di amaro Appenzell. Si parte sotto una pioggia decisa, pochi chilometri di salita e poi la lunga ripida discesa attraverso i boschi - dev'essere meravigliosa con la bici da strada e senza pioggia, ma già così regala emozioni.
Ed eccoci nuovamente nella valle del Reno, dove seguiamo nuovamente la pista ciclabile che lo costeggia dalla sorgente alla foce. Per molti chilometri viaggiamo su un alto argine da cui si gode una magnifica vista sulle montagne che ci ci accompagnano da entrambi i lati, estranei anche se vicini al traffico convulso dall'autostrada del san Bernardino che passa poco lontano. Un ponte di legno coperto, riservato a ciclisti e pedoni, ci porta a sconfinare nel Liechtenstein per un veloce colpo d'occhio su Vaduz con il suo castello da cartolina che domina la città. Ora riposiamo al campeggio di Coira dopo una visita della città vecchia.









sabato 15 agosto 2015

Viaggio in Svizzera - tappa 6: Friedrichshafen-Appenzell

Torniamo in Svizzera dopo essere passati per Germania e Austria: lasciata Friedrichshafen, continuiamo a costeggiare il lago di Costanza passando per il piccolo porto di Lindau e proseguendo attraverso Bregenz, dove sul lungolago il paesaggio è dominato già da lontano dalle imponenti scenografie della Freilichtbühne, uno dei teatri d'opera all'aperto più celebri e singolari al mondo. Dopo questo lembo di Austria,  la sponda del lago è di nuovo svizzera. A Rorschach lasciamo definitivamemte il lago e la pianura per salire verso le colline - e qui abbiamo conferma di alcune bizzarrie della rete ciclabile svizzera, che a volte ti porta su rampe che rasentano il 20%.
A San Gallo il paese è in festa ed è difficile girare agevolmente, ma non ci perdiamo la visita alla biblioteca dell'abbazia con i suoi codici medievali esposti nella grandiosa sala barocca. Sotto la pioggia, che non ci ha abbandonato tutto il giorno e che ci fa quasi piacere dopo il caldo infernale dei giorni scorsi, continuiamo a salire tra colline verdissime e tondeggianti fino a Appenzell, dove sostiamo per la notte. Un paese colorato e cordiale, dal proprietario dell'hotel che ci abbuona la tassa di soggiorno "perché arrivando in bici fino qui ve lo siete meritato









" alla signora che ci serve una fonduta in un locale con poche persone che sembrano conoscersi tutte fra di loro.

venerdì 14 agosto 2015

Viaggio in Svizzera tappa 5 Flaach-Friedrichshafen

La mattina inizia con un incontro eccezionale: in campeggio, seduto a un tavolino accanto a noi, c'è Ludo Linden, un belga con una protesi alla gamba destra che da quattro anni gira il mondo in




bicicletta. Ora è sulla via del ritorno a casa. È piovuto nella notte, pioverà a tratti per tutta la giornata, regalandoci finalmente una temperatura gradevole. Arriviamo nei pressi di Sciaffusa abbastanza presto da scampare le orde di turisti e goderci lo spettacolo imponente delle cascate del Reno. Da qui iniziamo a costeggiare il fiume attraverso una serie di villaggi da cartolina, sul confine tra Svizzera e Germania. Con il traghetto raggiungiamo la sponda settentrionale - quella tedesca - del lago di Costanza, dove pedaliamo su una delle piste ciclabili più celebri e frequentare d'Europa. A Friedrichshafen, Germania, termina la nostra tappa di oggi.