lunedì 27 luglio 2015

Un paese sospeso tra mare e montagne

Ore 6.00. Il mare è ancora silenzioso e si riempie, come il cielo sopra di lui, dei riflessi dorati del sole che sorge. Poco per volta, pedalando lungo la costa verso est, vedi il giorno colorare di sé l'azzurro.
Ore 10. Dopo una lunga salita in cui vedi  il paesaggio passare dagli uliveti ai boschi, e infine ai prati, l'aria si è fatta fresca e sottile, attorno a te mucche al pascolo, la vista aperta sulle valli sotto di te, e laggiù in fondo scorgi o intuisci sempre il mare.
Ore 13. Il mare che da stamattina ti ha accompagnato da lontano ora è qui tutto attorno a te. Lo vivi, lo respiri. Basta allontanarsi di poco dalla folla della spiaggia, e lui ti rivela i suoi tesori. Foreste di poseidonia ondeggiante, scogli colorati, stelle marine e pesci di ogni colore e dimensione. Come una piccola barriera corallina di casa nostra. Puoi starci ore. Le spiagge sono a pochi metri ma non le senti più. 
A volte non è necessario cercare paradisi dall'altra parte del mondo. Vicino a noi esiste un posto così, dove in poche ore puoi passare da solitari pascoli di montagna alle sorprese di un mare che nel suo piccolo ha tanto da offrire.
Si chiama Liguria. E per noi in particolare, Imperia e i suoi dintorni.











martedì 7 luglio 2015

Da Asti a Roma

Borse, tenda, provviste, bagaglio calcolato per avere tutto il necessario con il minimo peso...  andare avanti pronti a dormire dove capita, e soprattutto la misteriosa e primordiale solitudine in mezzo agli elementi, noi con tutta la nostra casa su una bici. Per noi abituati a questo modo di viaggiare, Roma è stata un'esperienza nuova e diversa, ma certo non meno intensa. Bicicletta leggera, furgone di appoggio, tappe e pernottamenti pianificati... può sembrare più facile ma non lo è, perché ogni viaggio è diverso, ha la sua storia e le sue sfide, ti lascia più ricco di uno scrigno di ricordi che faranno parte di te tutta la vita. E qui è stata la ricchezza umana del gruppo, tredici persone a condividere per una settimana l'intimità di ogni attimo della giornata. Ognuno con la sua storia, i suoi sogni e le sue  ferite. Sospesi per un lungo istante nella sola realtà del viaggio che ci unisce e ci pervade tutti, facendo sbiadire la quotidianità lasciata a casa. Uniti da un sogno, da una passione, da una continua scoperta. Il gruppo ti mette in gioco, ti insegna a superare piccoli egoismi, a vedere idee e prospettive differenti. Ti fa uscire da te stesso e ti ricorda che fuori di te il mondo è grande e ricco, non finisce nei tuoi orizzonti quotidiani. Grande, ricco e colorato come la folla che riempie piazza San Pietro al nostro arrivo e la matttina dopo, stretta intorno a papa Francesco a portare sogni, gioia, dolore, fede, non sempre e non solo quella "canonica" e codificata.
Il pericolo, tornando alla vita di tutti i giorni, è di accantonare il ricordo e lasciarsi riassorbire completamente dalle gabbie che ci siamo costruiti. Ma se invece riusciamo a conservarlo vigile dentro di noi, e a fermarci ogni tanto a ripensare ai momenti e alle emozioni passate, forse possiamo vivere un po' meglio. Essere un po' più consapevoli, un po' più vivi.