lunedì 28 marzo 2016

Tenerife

Dopo molti anni di vita insieme e di esperienze condivise abbiamo deciso che era ora di dare alla nostra vita un sigillo ancora più forte. Il 12 marzo ci siamo sposati, senza feste, una giornata intima e tranquilla come avevamo sempre voluto. E poi siamo volati a Tenerife, per una settimana di tranquillità, natura e sport.
Abbiamo scelto come base per il nostro soggiorno El Médano, villaggio sulla costa sud-orientale, non troppo invaso dalla speculazione edilizia che purtroppo ha rovinato molte delle zone costiere di quest'isola per il resto stupenda, come natura e come clima. Qui puoi svegliarti e addormentarti con il rumore del mare, non disturbato da altri suoni, vedere i colori dell'alba e del tramonto, da una parte l'oceano, dall'altra le montagne, passeggiare per ore tra la spiaggia e le scogliere, osservando le creature lasciate e riprese dalla marea: conchiglie, piccoli pesci, persino qualche caravella portoghese. E naturalmente fare il bagno nelle acque limpide e fresche dell'Oceano, in mezzo ai mille colori dei windsurf e dei kitesurf che affollano la baia.
Uscendo in bicicletta dal paese, la strada si inerpica subito dritta e decisa verso le montagne. Purtroppo il traffico sulla costa è piuttosto fastidioso, sorprendente per un'isola, anche se c'è mediamente un buon rispetto per i ciclisti, richiamato da cartelli che invitano alla prudenza - attenzione che abbiamo trovato su alcune strade francesi, mai purtroppo su quelle italiane. Ma appena lasciata la costa, salendo verso l'entroterra, tutto il traffico e il caos turistico finiscono quasi di colpo e il mondo sembra cambiare. Ti ritrovi a pedalare tra piccoli villaggi di contadini, con casette basse, una chiesetta, orti, il bar del paese con un vecchio bancone di legno. La strada si snoda stretta tra il mare e le montagne, attraverso scoscesi barrancos popolati da ogni tipo di vegetazione. E sopra c'è lui, il Teide, 3700 metri di vulcano. Qui puoi pedalare partendo dal mare e salire verso la montagna, per chilometri, finché le gambe vanno, vedendo il paesaggio cambiare poco per volta, dalla siccità semidesertica della costa alle colline coperte di piante grasse e fiori, che poco per volta lasciano il posto ai pini e a un ambiente che si fa via via più alpino. E qui incontrare il bellissimo villaggio di Vilaflor, ai piedi del Parco Nazionale del Teide.
Uno degli ultimi giorni abbiamo deciso di abbandonare la bicicletta per un'escursione a piedi vicino al vulcano, guidati dalla signora Petra, una simpaticissima tedesca che, come tanti, ha scelto di vivere e lavorare in uno dei climi più belli del mondo. Lassù, tra impressionanti formazioni laviche e residui di neve, si cammina sul bordo dell'antica caldera, sopra il mare di nuvole che copre la costa nord - là sotto, in fondo, c'è sempre l'oceano, e all'orizzonte si intravede il profilo di un'altra isola. Vicino a noi la cima innevata del vulcano, la montagna più alta della nazione spagnola.
Tra giri in bici ed escursioni a piedi, un giorno abbiamo invece deciso di fare una pausa e dedicarlo a visitare La Laguna, la vecchia capitale dell'isola, con il suo meraviglioso centro storico: i vecchi palazzi coloniali del sedicesimo secolo, la cattedrale e il Cristo della Laguna, uno dei monumenti religiosi più importanti dell'isola. E poi il mercato, variopinto e vivace, con banchi stracarichi di frutta, verdura, e tutti i possibili pesci dell'Oceano.
Per questo viaggio avevamo deciso di non portare le nostre biciclette ma di affittarle sul posto. E qui vorremmo spendere una parola per ringraziare i ragazzi del Bike Point di El Médano, che ci hanno fornito due biciclette perfettamente sistemate secondo le misure comunicate via mail, registrate e calibrate in maniera ineccepibile, che ci hanno reso agevole affrontare le dure salite dell'isola, come se fossimo stati sulle nostre bici, se non addirittura meglio. Abbiamo trovato una cortesia e una professionalità veramente di altissimo livello, e ci sentiremmo di consigliare questa soluzione a tutti, anche a chi avesse pretese di prestazioni più alte di un semplice giro turistico.

Vorrei però concludere con un pensiero affettuoso alla cara amica e collega Marina, che purtroppo ci ha lasciati troppo presto, proprio durante il nostro viaggio. Il ricordo di questi giorni sarà sempre legato anche a lei.