lunedì 18 maggio 2015

Il nostro Giro

Tutti coloro che amano il ciclismo sanno quale emozione sia vivere il Giro nei posti a cui si è legati. Non solo vederlo, ma viverlo e respirarlo nei preparativi dei giorni precedenti, nella festa di suoni e colori che cresce a poco a poco, nell'entusiasmo che leggi negli occhi della gente. E provi anche un accenno di pena per i pochi - per fortuna - automobilisti vittime di se stessi che sprecano la vita a lamentarsi per una strada chiusa e non alzano nemmeno gli occhi per godere di attimi che potrebbero essere irripetibili.

Venerdì 8 maggio
A San Lorenzo fervono i preparativi. Il minuscolo paese diventa per una manciata di giorni il centro del mondo. La pista ciclabile della Riviera dei Fiori sta per entrare nelle case di tutti. È come sempre affollatissima di gente di ogni età e di ogni tipo. Ogni tanto, in lontananza, inizi a vedere una macchia colorata che si muove a grande velocità. Rosa e blu come la Lampre. Nera e azzurra come la Sky. Celeste come l'Astana. Blu come la Movistar. Alzi gli occhi e per un istante ti rendi conto che stai pedalando a mezzo metro da Fabio Aru. O da Tom Boonen. O da chiunque stia passando in quel momento.  Lasciamo al calcio i suoi divi ricchi, viziati e intoccabili. Qui puoi addirittura provare a metterti alla loro ruota e seguirli. Ammesso e non concesso che le gambe te lo permettano per più di 200 metri.
Per tutta la mattinata incontriamo le squadre che provano il percorso, accanto a famiglie, anziani, bambini, turisti stranieri attratti da uno dei percorsi ciclabili più belli d'Europa e abitanti del posto che lo usano quotidianamente per i loro spostamenti. Sì, perché potrà sembrare incredibile a chi ha fatto dell'auto la sua vita e la sua prigione: ma le piste ciclabile portano gente, lavoro, soldi e buon umore.
Arma di Taggia e Sanremo sono feste di rosa. Fiocchi, fiori, palloncini. Anche l'acqua delle fontane. Dappertutto gente in festa che parla tutte le lingue del mondo. Fotografi e operatori televisivi di tutto il mondo stanno per regalare la giusta fama a questo angolo di paradiso.















Sabato 9 maggio
Intorno al porto di San Lorenzo sono pronti i quartier generali delle squadre. Tra poco usciranno tutti per scaldarsi sui rulli in attesa della partenza, in mezzo alla gente che tifa, incita, fotografa, chiede autografi. Il vicecampione del mondo Erik Zabel esce tenendo al guinzaglio il suo cagnolino. Contador fa capolino, acclamato dalla folla. Fabio Aru e Diego Rosa sorridono e pedalano concentrati, in silenzio, a fianco dei loro compagni, una fila azzurra di rulli davanti al mare.
Sopra, in paese, la via Aurelia è trasformata in un mercato pieno di luci, suoni e colori. Fiori e biciclette rosa ornano aiuole e facciate. Com'è lontano il caos di automobili e camion che ogni giorno deturpa una delle strade più belle e panoramiche del nostro paese. Oggi è tutta nostra, i 20 chilometri tra San Lorenzo e Sanremo sono il regno di ciclisti e pedoni in cerca di un punto da cui osservare i gruppi che sfrecciano sulla pista ciclabile, preceduti dalle ammiraglie.
Nel parcheggio all'inizio del percorso, davanti al palco della partenza, la folla è inimmaginabile. Si sentono i nomi dei partenti, tutti i big mondiali stanno sfilando davanti a noi. Parte l'ultima squadra, tra poco sarà finita. Ci si vede domani ad Albenga.


















Domenica 10 maggio
Siamo di nuovo tanti a pedalare verso Albenga. Qui la folla al palco della partenza è ancora più di ieri. Anche qui il rosa riempie gli occhi.
È quasi impossibile muoversi. Anche a piedi. Si può giusto rimanere nelle vicinanze per respirare ancora un po' la solennità di questi momenti capaci di cambiare completamente il volto a posti conosciuti da sempre - quasi di ampliarne la prospettiva in una luce nuova.
Torniamo verso Alassio e iniziamo la lunga e panoramica salita verso Testico. Anche qui in buona compagnia. Alla cima c'è un paese in festa. Biciclette dappertutto. Anziani che forse ricordano i tempi eroici di Coppi e Bartali e li raccontano ai nipoti. Cicloamatori di ogni età e livello. Tutti appostati lungo i tornanti alla ricerca del punto migliore. E poi in un attimo è tutto passato. Una nuvola di colori. I fuggitivi. Il gruppo. Le ammiraglie cariche a sfidare i confini della fisica. L'auto di fine corsa. 
Domani, su queste strade calerà di nuovo il silenzio. Rimarranno per qualche tempo resti di fiocchi rosa portati in giro dal vento. E il ricordo di attimi indimenticabili nel cuore di chi c'era.