È mattina presto, un sole ancora assonnato cerca di diradare
la nebbia che nella notte si è adagiata sul Reno, silenzioso e lento, che sembra
immobile. Unico suono quello della catena, trazione del nostro viaggio e dei
nostri sogni.
A un tratto una barca di colore giallo rompe l’immobilità
del fiume, che, come per incanto, si sveglia regalandoci la sensazione di un
enorme telo di seta con riflessi di cielo e nuvole. Rimaniamo prigionieri di questa
particolare luce che trasforma il fiume in tessuto: solo il nostro lento
viaggiare permette di essere rapiti da emozioni di rara bellezza.
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