lunedì 1 luglio 2019

Un altro viaggio

Viaggio non è solo arrivare alla meta. Viaggio è soprattutto andare e seguire le strade che ti trovi davanti. E a volte, a un bivio, cambiare direzione. O scegliere comunque una direzione diversa da quellla prevista. Il lutto che ha colpito i nostri amici ci ha portato a uno di questi bivi. Non andiamo a Praga. Questo viaggio doveva essere fatto in quattro e così sarà alla prima occasione. Torniamo verso casa, è un altro viaggio, altre strade, diverse e non meno belle. Lo abbiamo deciso pedalando da Garmisch a Monaco, in mezzo al paesaggio idilliaco della Baviera, tra i pascoli prima, e poi lungo le sponde dello Starnberger See, affollato di bagnanti a causa del caldo.
Un giorno di pausa a Monaco, a respirare la più pura tradizione locale con la festa dei mastri birrai, il Glockenspiel di Marienplatz, i colori e i profumi del Viktualienmarkt. Poi si riparte, direzione Salisburgo. 140 km di caldo torrido, ma un pellegrinaggio alla casa natale di Mozart ne vale sempre la pena. Da Salisburgo attraverso le montagne attorno a Kitzbühel, di nuovo una giornata di bellezza assoluta, allietata anche da un temporale che finalmente ha rinfrescato un po' l'aria. In mezzo a queste montagne ci fermiamo stasera, in attesa di proseguire il nostro nuovo viaggio.



















3 commenti:

  1. È vero. Il viaggio, nella sua brevità, è come la vita. Ci si pongono degli obiettivi, si definisce dove si vuole arrivare, ma non si può sapere cosa si troverà lungo il cammino. A volte capitano eventi che ci obbligano comunque a deviare dal cammino prestabilito. E allora è facile, volenti o nolenti si "deve" cambiare strada. Non c'è scelta. Poi magari la nuova strada sarà anche meglio. Si vedrà. Altre volte invece, un imprevisto ci mette davanti a un bivio. E a un dubbio. Proseguire sulla strada prefissata, o prendere la nuova? Scelte difficili, in cui entrano in gioco emozioni, abitudini, valori. E dunque tante, tante incertezze. Mi sembra che qui abbiate messo in gioco due valori importanti (e rari di questi tempi, o forse rari in tutti i tempi): l'amicizia e la solidarietà. Avevate bisogno di fare qualcosa per i vostri sfortunati amici, avevate bisogno di far loro sentire quanto gli eravate vicini in questo momento. E avete fatto la cosa più bella che potevate fare: il viaggio a Praga era il "vostro" viaggio, vostro di voi quattro, non di voi due, e quindi quel viaggio è finito, ora. Ci sarà di nuovo, un'altra volta. Per voi quattro. Con voi quattro. E qui comincia il vostro viaggio. Vostro di voi due. Dove troverete cose ancora più belle,perché non immaginate,perché non previste. E un'altra volta ripartirete di nuovo per Praga. Tutti e quattro. E sarà ancora più bello. Perché saranno ancor più cementati di oggi quei valori che vi hanno fatto cambiare il viaggio. Quei valori che danno un senso vero alla vita.

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  2. Carissimi Emilia e Gigi, vi ho seguito nelle tappe del vostro viaggio, attraverso territori che ho conosciuto e che amo sempre ritrovare. Il vostro passo costante e determinato, il vostro cuore, gli sguardi, i pensieri, le considerazioni, le immagini che condividete su questo blog sono un grande regalo a tutti noi che vi seguiamo con simpatia e affetto ! Il dolore che ha colpito i vostri amici e quindi anche voi segna profondamente questo viaggio. Sono certo che saprete ripartire con cresciuta consapevolezza della vita e del vostro impegno.
    Un grande abbraccio a voi e ai vostri amici nel dolore.
    Arrivederci, Gigi

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  3. Ciao a tutti quelli che hanno commentato... e grazie per seguirci sempre:-)

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