mercoledì 13 giugno 2018

Bonifacio

Anche oggi la giornata inizia in salita e la stanchezza si fa sentire. Il primo colle ci porta a Sartène, cittadina medievale dalle case di pietra grigia che ricorda tanti villaggi del nostro entroterra ligure.
Di nuovo saliscendi tra le montagne mentre in basso ricompare il mare, più mosso e selvaggio dei giorni scorsi, e tutto intorno a noi esplodono nuovamente i verdi della macchia mediterranea, a perdita d'occhio. Siamo nel parco naturale delle bocche di Bonifacio.
Anche qui l'arrivo a Bonifacio è disturbato dal traffico dei mordi e fuggi di passaggio, ma vale ogni fatica la vista su uno dei punti più leggendari del Mediterraneo, con il villaggio fortificato arroccato sulle rocce erose dal mare, le falesie e i faraglioni a picco su un mare in perenne movimento, spauracchio dei marinai nei secoli scorsi, e la costa della Sardegna all'orizzonte. Dopo esserci persi per un po' tra le vie del paese, proseguiamo verso Porto Vecchio, e stavolta la pioggia non ci risparmia. Un temporale improvviso e violento ci inzuppa nel giro di pochi minuti, ci rifugiamo nella reception di un campo da golf ad aspettare che passi almeno la parte più violenta. In questa strana estate la pioggia non risparmia nemmeno uno dei luoghi meno piovosi d'Europa.

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